Questa fabbrica divenne rapidamente una delle più importanti dell'intera città, impiegando fino a 1400 lavoratori e producendo una vasta gamma di prodotti, tra cui stoviglie, oggetti decorativi e piastrelle.

Sotto la direzione di Hippolyte Boulenger, la fabbrica conobbe una crescita spettacolare, tanto da diventare una delle più grandi e apprezzate del paese. Nel 1878, l'azienda di famiglia si trasformò in una società per azioni, prendendo il nome di "Société Hippolyte Boulenger et Compagnie". La riorganizzazione del lavoro permise di aumentare la produzione, permettendo alla fabbrica di esportare i suoi prodotti in tutto il mondo.
Gli atelier sono specializzati: ogni operaio ha il suo posto e un lavoro ben definito, preludio al lavoro a catena. La società cerca anche di evitare il più possibile di ricorrere ad interventi esterni. Fornisce quindi le sue materie prime, ripara le sue macchine, prepara i suoi imballaggi. La fabbrica di faience è anche all'origine di macchine e processi, in particolare di una macchina specializzata per la stampa dei decori.
La preparazione delle paste
La miscela utilizzata per la fabbricazione delle faience è elaborata nell'atelier di preparazione delle paste: sabbia, terra e caolini vengono mescolati, setacciati, diluiti e pressati sotto forma di torte. Questa miscela viene quindi lasciata a fermentare in un seminterrato fresco e umido: è la fase di putrefazione che dura due mesi. Una volta completato il processo di fermentazione, la pasta viene impastata. È quindi pronta per essere modellata.
Il modellaggio
La pasta viene quindi distribuita ai lavoratori degli atelier di modellaggio che danno alla parte la sua forma definitiva. Le maniglie sono fatte a parte, in stampi, e saldate con della barbottina: è l'operazione di riempimento.
La cottura dei pezzi e la smaltatura I pezzi sono poi disposti in cassette e sottoposti a una prima cottura, la cottura di sgrossatura, che dura sessanta ore. La ceramica, che ha subito per la prima volta l'azione del fuoco, viene chiamata biscotto.
Il biscotto viene poi immerso nello smalto, quindi cotto una seconda volta prima di essere decorato. Questa tecnica, chiamata "piccolo fuoco", consiste nel dipingere il decoro sullo smalto già cotto. I colori vengono fissati con un fondente incolore mediante cotture successive. Questo metodo offre all'artista una superficie completamente liscia e impermeabile che gli consente di tornare sul tracciato del disegno. Permette di dare una gamma delicata di colori e di variare le rappresentazioni. La tecnica del "grande fuoco" invece consiste nel posizionare i colori sulla ceramica cruda. Appena posizionati, i colori vengono assorbiti, quindi è necessaria un'elevata precisione perché non è possibile ritoccare il disegno. Per quanto riguarda la decorazione, tutti i colori vengono creati e preparati in fabbrica. Tutti i disegni sono anche composti in fabbrica. I modelli per la decorazione dei pezzi sono incisi su rame. La stampa avviene con inchiostri speciali su carta pellicola applicata ai pezzi da decorare.
La preparazione delle paste
La miscela utilizzata per la fabbricazione delle faience è elaborata nell'atelier di preparazione delle paste: sabbia, terra e caolini vengono mescolati, setacciati, diluiti e pressati sotto forma di torte. Questa miscela viene quindi lasciata a fermentare in un seminterrato fresco e umido: è la fase di putrefazione che dura due mesi. Una volta completato il processo di fermentazione, la pasta viene impastata. È quindi pronta per essere modellata.
Il modellaggio
La pasta viene quindi distribuita ai lavoratori degli atelier di modellaggio che danno alla parte la sua forma definitiva. Le maniglie sono fatte a parte, in stampi, e saldate con della barbottina: è l'operazione di riempimento.
La cottura dei pezzi e la smaltatura I pezzi sono poi disposti in cassette e sottoposti a una prima cottura, la cottura di sgrossatura, che dura sessanta ore. La ceramica, che ha subito per la prima volta l'azione del fuoco, viene chiamata biscotto.
Il biscotto viene poi immerso nello smalto, quindi cotto una seconda volta prima di essere decorato. Questa tecnica, chiamata "piccolo fuoco", consiste nel dipingere il decoro sullo smalto già cotto. I colori vengono fissati con un fondente incolore mediante cotture successive. Questo metodo offre all'artista una superficie completamente liscia e impermeabile che gli consente di tornare sul tracciato del disegno. Permette di dare una gamma delicata di colori e di variare le rappresentazioni. La tecnica del "grande fuoco" invece consiste nel posizionare i colori sulla ceramica cruda. Appena posizionati, i colori vengono assorbiti, quindi è necessaria un'elevata precisione perché non è possibile ritoccare il disegno. Per quanto riguarda la decorazione, tutti i colori vengono creati e preparati in fabbrica. Tutti i disegni sono anche composti in fabbrica. I modelli per la decorazione dei pezzi sono incisi su rame. La stampa avviene con inchiostri speciali su carta pellicola applicata ai pezzi da decorare.
Choisy-le-Roi, la città dove si trovava la fabbrica, fu il luogo di residenza di molti dei lavoratori della Boulenger.
Ancora oggi, sulle case della città si possono trovare decorazioni in faïence, testimoni della lunga tradizione e dell'arte della produzione di porcellane francesi.
Ancora oggi, sulle case della città si possono trovare decorazioni in faïence, testimoni della lunga tradizione e dell'arte della produzione di porcellane francesi.
Una curiosità interessante riguarda i rivestimenti murali della metropolitana di Parigi. Nel 1889, Hippolyte Boulenger ottenne due terzi del mercato per la produzione di queste piastrelle, fornendo le famose piccole piastrelle bianche in smalto bisellato che ancora oggi adornano le stazioni della metropolitana parigina. Una testimonianza della bellezza e della qualità delle porcellane francesi che continua a suscitare ammirazione in tutto il mondo.
