La fabbrica di terracotta di Pexonne ha una lunga storia che risale al 1720 ed è considerata una delle più antiche della Lorena. Nel corso dei secoli, la fabbrica ha vissuto molte vicissitudini, passando di mano sette volte in soli cento anni. Tuttavia, grazie all'impegno dei suoi proprietari e alla passione dei suoi operai, la fabbrica è riuscita a superare ogni ostacolo.
Nel 1836, Nicolas Fenal divenne il proprietario della fabbrica e, dopo la sua morte nel 1857, i suoi figli presero le redini dell'azienda e la gestirono come società di fatto, FENAL Frères. La fabbrica di Pexonne conobbe un periodo di grande sviluppo dopo la guerra del 1870, grazie all'arrivo di immigrati da Sarreguemines, che contribuirono a migliorare la qualità della terracotta.
L'introduzione di forni moderni e l'uso di pasta bianca e smalto trasparente portarono ad un aumento della produzione e della qualità degli articoli prodotti. Nel 1897, la joint venture FENAL Frères - zii e nipoti - registrò i suoi marchi, e la fabbrica conobbe il suo periodo d'oro, raggiungendo nel 1900 un massimo di 389 operai.
Tuttavia, la vita degli operai della fabbrica di Pexonne all'inizio del XX secolo era estremamente dura. Donne, uomini e bambini provenienti da Pexonne, Fenneviller, Neufmaisons e Badonviller andavano a lavorare in condizioni difficili, con scarpe estive e invernali inadeguate, polvere e caldo estivo, e freddo e neve in inverno.
Nonostante le difficoltà, la fabbrica continuò a produrre una vasta gamma di articoli in terracotta, dalle stoviglie alle stufe, di buona qualità. Tuttavia, la Prima Guerra Mondiale e la Seconda Guerra Mondiale portarono gravi danni alla fabbrica. Nel 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale, il comune subì gravi perdite umane, tra cui 80 persone deportate, di cui solo 17 tornarono dai campi, e la morte di M. de Vitry e di suo figlio Guy. Il sindaco del villaggio, M. de Villermont, fu ucciso.
Nonostante le difficoltà, la fabbrica di terracotta di Pexonne riprese la produzione di articoli utilitari nell'ottobre 1945 e riprese le esportazioni, in particolare verso il Nord Africa. Tuttavia, le devastazioni della guerra lasciarono tracce fatali e il generatore che forniva energia motrice alla fabbrica si spense definitivamente nel 1953.
Nonostante ciò, la fabbrica di terracotta di Pexonne continua ad essere un'importante testimonianza della storia industriale della Lorena e della Francia, un patrimonio culturale e artistico di grande valore.
Nel 1836, Nicolas Fenal divenne il proprietario della fabbrica e, dopo la sua morte nel 1857, i suoi figli presero le redini dell'azienda e la gestirono come società di fatto, FENAL Frères. La fabbrica di Pexonne conobbe un periodo di grande sviluppo dopo la guerra del 1870, grazie all'arrivo di immigrati da Sarreguemines, che contribuirono a migliorare la qualità della terracotta.
L'introduzione di forni moderni e l'uso di pasta bianca e smalto trasparente portarono ad un aumento della produzione e della qualità degli articoli prodotti. Nel 1897, la joint venture FENAL Frères - zii e nipoti - registrò i suoi marchi, e la fabbrica conobbe il suo periodo d'oro, raggiungendo nel 1900 un massimo di 389 operai.
Tuttavia, la vita degli operai della fabbrica di Pexonne all'inizio del XX secolo era estremamente dura. Donne, uomini e bambini provenienti da Pexonne, Fenneviller, Neufmaisons e Badonviller andavano a lavorare in condizioni difficili, con scarpe estive e invernali inadeguate, polvere e caldo estivo, e freddo e neve in inverno.
Nonostante le difficoltà, la fabbrica continuò a produrre una vasta gamma di articoli in terracotta, dalle stoviglie alle stufe, di buona qualità. Tuttavia, la Prima Guerra Mondiale e la Seconda Guerra Mondiale portarono gravi danni alla fabbrica. Nel 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale, il comune subì gravi perdite umane, tra cui 80 persone deportate, di cui solo 17 tornarono dai campi, e la morte di M. de Vitry e di suo figlio Guy. Il sindaco del villaggio, M. de Villermont, fu ucciso.
Nonostante le difficoltà, la fabbrica di terracotta di Pexonne riprese la produzione di articoli utilitari nell'ottobre 1945 e riprese le esportazioni, in particolare verso il Nord Africa. Tuttavia, le devastazioni della guerra lasciarono tracce fatali e il generatore che forniva energia motrice alla fabbrica si spense definitivamente nel 1953.
Nonostante ciò, la fabbrica di terracotta di Pexonne continua ad essere un'importante testimonianza della storia industriale della Lorena e della Francia, un patrimonio culturale e artistico di grande valore.

un piatto Fleurs della manifattura Pexonne.